
Ogni viaggio lo si vive tre volte: quando lo si sogna, quando lo si vive e quando lo si ricorda…
Con la frase di chiusura del diario di Sofia, apriamo la lettura di questo articolo. La ringraziamo per averci regalato un salto nei ricordi del nostro bellissimo viaggio in Inghilterra della scorsa estate.
Paington adventure 2019!
Giorno 1 =“WOW!”
Caro Diario:
A dire la verità sull’ intitolazione di questo giorno sono non poco indecisa sullo scegliere tra “WOW!” o “AIUTO!” …ma lascia che mi spieghi.
Stanotte non son quasi riuscita a chiudere occhio dall’ ansia che, come non può essere altrimenti, assale la notte prima dell’evento atteso; perciò ero lì, nel cuore della notte a ripetermi la classica frase di un viaggiatore in partenza quale: “E se dimenticassi a casa proprio quella cosa che mi sono sempre ripetuta di non dimenticare?”, oppure “Carta d’identità… Carta d’identità… Carta d’identità…”, finché, logicamente, per quanto la mente possa reggere o tormentarsi il corpo cedette e sprofondai in un sonno così profondo che se fosse un pozzo su cui calare una cisterna per raccoglierne l’acqua…beh, credo che dopo un po’ cambierebbero pozzo!
La mattina, nonostante la mia pesantezza nel dormire, mi sono alzata di buon’ora e ho fatto velocemente colazione, mi sono preparata e concluso l’ultimo del centinaio di controlli fatti alla valigia ed allo zaino; siamo partiti verso la scuola dove c’era già un buon numero di persone ad attendere il pullman e dove abbiamo chiacchierato con i professori accompagnatori e con altre famiglie che si stavano godendo quegli ultimi attimi dove avrebbero potuto: abbracciare, baciare e osservare con sguardi teneri i propri figli senza ricevere rumorosi “sbuffi” o proteste di risposta poiché aventi una buona ragione per farlo.
Infine, siamo partiti con qualche decina di minuti di ritardo a causa di un problemino con il bus ma nulla di che.
All’aeroporto, nonostante il caldo rigonfio di terribile umidità (Almeno da come l ‘abbiamo percepito io ed un paio di amici); noi, prodi avventurieri, abbiamo superato l’imprevista ed ardua prova del check in (Dove mi sono state ritirate le forbici dall’astuccio perché classificata come arma da taglio) e, dopo ben cinque o meno (Data la forza costantemente allenata delle gambe dei nostri esploratori) minuti di camminata, eccoci arrivati alla stazione d’ imbarco dove abbiamo dovuto salutare i nostri preziosissimi bagagli dai quali siamo inseparabili per poi avviarci verso il nostro gate appena uscito nel tabellone delle partenze. Ci siamo imbarcati nell’aereo e, devo proprio dire che, pur durando ufficialmente 2h e 10min, per me il viaggio è passato davvero velocemente… sfortunatamente, però, non è stato altrettanto per quello in autobus, quale essendo di circa la stessa durata del volo (2h); mi è sembrato durare un’eternità!!
Arrivati al parcheggio dei bus, a Paington, siamo stati consegnati alle varie host families, e con grande sorpresa e felicità mia e delle due Vittorie, mie amiche con cui condividerò l’esperienza; ci è stato portato di fronte un signore anziano chiamato Phillip che si sta dimostrando davvero simpatico e… bizzarro?
Arrivati a casa abbiamo incontrato anche la nostra host mum Jane, che ci ha offerto un bicchiere d’acqua subito prima di andare a prendere la ragazza catalana che sarebbe stata in casa con noi: anche lei molto affabile.
Come cena abbiamo mangiate qualche fetta di pizza, e poi, dopo qualche chiacchera per conoscerci meglio; siamo andate in camera per videochiamare le famiglie.
Notte, ora sono stanca.
Sofia.
Giorno 2 = “NOVITA’!”
Caro Diario:
Senti che piacevole idea ci ha tormentato la mente stamane, non tanto al risveglio (Quale è stato piuttosto turbolento data l’”inaspettata” rumorosissima sveglia che avevo messo la sera prima), tanto a colazione dove Jane ci dice, con un che di innata gioia, “So, school Today girls?”, e noi con un sorriso impercettibilmeeeeeeeente finto “Yes, ha ha…” .in effetti: Yahoo! Ancora scuola, non ci possiamo credere: ci mancava davvero tanto!
Così, dopo una ricca colazione a base di latte freddo, cereali al miele e burro d’arachidi (Delizioso!), toast con burro e marmellata o Nutella e frutta; siamo partite con il nostro affidabile Google Maps verso i nostri quotidiani 25 minuti di camminata per arrivare a scuola, assieme alla spagnola associale.
Dopo un breve briefing sulle varie regole, e su come comportarsi in Inghilterra ed altre cose a cui stare attenti, come: quale lato della strada è da consultare per primo prima di attraversare, i vari numeri d’emergenza locali, come chiedere informazioni, ecc.
Poi siamo andati nelle classi dove abbiamo conosciuto i nostri teachers e la nostra classe, ognuna divisa per il livello di competenza linguistica che l’alunno ha dimostrato completando il test d’ingresso.
Nel pomeriggio, invece, abbiamo visitato un po’ la città con i tutor che ci facevano da guide turistiche; ma purtroppo non abbiamo potuto cogliere bene le loro informazioni dal momento che eravamo esauriti dal giorno precedente e dalla serie di eventi che ci avevano travolto… in pratica: eravamo degli zombie!
La sera, dopo cena siamo rimasti tutta la serata a chiacchierare con la host family e d abbiamo scoperto che Phillip è un anziano di 77 anni che dai 20 ai 45 anni ha lavorato in un complesso musicale inglese chiamato “The Sorrows” di cui lui era la voce e la chitarra. Ha avuto due figli (Una figlia e un figlio), ed ora ha anche un nipote che ama molto. I suoi hobby sono: cucinare, suonare le canzoni dei Beatles (Suoi idoli) al pianoforte, e cantare le canzoni della sua band inaspettatamente durante la cena. È di media altezza, un po’ in carne; fuma ed è solito ad alitare rumorosamente a tavola emanando il ” piacevole ” odore di sigaretta a tavola durante la colazione. Ha gli occhi azzurri, indossa gli occhiali e ha pochi capelli bianchi. È molto simpatico, e credo abbia un po’ di preferenza per noi italiane! Jane è una vecchietta di 63 anni che fa la maestra di lingua inglese in ben due scuole ed, a volte, il pomeriggio, insegna nuoto ai bambini piccoli. È di bassa statura, ha i capelli biondi mossi, gli occhi azzurri e non indossa gli occhiali. È molto gentile.
Ok, notte.
Sofia.
Giorno 3 =PRIMA “ACTIVITY NIGHT!”
Caro Diario:
Oggi 3/07 Dopo una mattinata di lezioni su cibo e viaggi con la nostra insegnante pazza Rihannon che appena scrive una parola alla lavagna ci sorride, si volta,
vede che la parola non centrava nulla con l’argomento della lezione e ridendo come una folgorata comincia a cancellarla con il dito. Abbiamo passato il pomeriggio alla cittadina di Darthmore dove abbiamo fatto shopping per “ben” 25 minuti dopo averla raggiunta in una, meravigliosamente funzionante e mantenuta splendida come alle origini, locomotiva a vapore.
Poi, tornati dall’escursione, i prof ci hanno lasciato alla stazione di Paignton con (Noi almeno) 40 minuti a piedi per arrivare a casa dove avremmo cenato (Con uno squisito Chilli
preparato esclusivamente da Phillip) quasi subito (Ed in velocità) per poi ritornare a scuola a fare serata games; dove Io, Vittoria e Francesca ci siamo divertite un mondo con un gioco chiamato “Jenga”; e guardando i ragazzi sfidarsi a Sumo (Cosa decisamente esilarante)!
Notte,
Sofia.
Giorno 4 = “ONDEGGIANDO…”
Caro Diario,
Oggi 4/07 all’una; senza aver pranzato, per la fretta di arrivare puntuali al porto di Paignton, ci siamo imbarcati in un traghetto decisamente ondeggiante che ha rischiato di far star male molte persone appostate nella stiva del traghetto che ci ha, inoltre, portati fino alla città di Brixtham: famosa per la sua storia legata all’attività economica peschereccia del porto e al sistema di salvataggio marittimo.
Qui ho comprato qualche souvenir e un gelato al gusto di: “menta-choc” e “blue bubble gum”; tutto ciò, dopo una mattinata di lezioni riguardo i viaggi e le car atteristiche delle varie mete nel mondo.
Stasera, avendo una delle due tanto desiderate serate libere, abbiamo visto il musical (Nonché film preferito della host family): “Mamma mia!”, con Colin Firth, Pierce Brosnan e Dominic Cooper; basato sulla musica degli ABBA…non un gran film, però divertente.
Ora sono stanca, e credo che il sonno prevarrà presto.
Ciao,
Sofia
Giorno 5 = “NEW TEACHERS”
Oggi 5/07, dopo una triste mattinata in cui abbiamo dovuto salutare i nostri iniziali teachers (Gli insegnanti che abbiamo avuto la prima settimana), e compilare un documento che farà: da feedback dei ragazzi su come è andata la prima settimana, da nostro giudizio: sul metodo di insegnamento degli insegnanti, il cibo alla mensa scolastica, lo stabile scolastico e le host families; siamo saliti su un bus che per 1ora e 10 minuti ci ha portati fino alla città di Plymouth dove, oltre ad ascoltare gli insulti di certa gente locale finché passavamo; abbiamo avuto circa 1ora libera dove io e le mie amiche siamo andate da Starbucks per un buon milk-shake al cioccolato che ho mostrato in videochiamata a Mamma.
Poi, tornati a casa, ci siamo dati appuntamento alle 19.30 a scuola per la Disco night.
Prima, però, abbiamo mangiato pollo fritto avvolto in una piadina con: verdure, cipolle fritte, mais e patatine; e meringa, fragole e panna come dessert.
Philip mi ha anche insegnato a suonare “Imagine” al pianoforte (Da fan n.1 dei Beatles quale dimostra di essere, conosce tutti gli accordi delle loro canzoni a memoria).
Arrivati a scuola le sedicenni ragazze spagnole e romane indossavano attillati, dai colori neutri e un po’ corti vestiti e (Certe) i tacchi, o comunque scarpe più belle di quelle usate quotidianamente; mentre i ragazzi dal solito stile sbarazzino, le scarpe abituali rotte e sporche di fango secco, la felpa della mattina stessa e pantaloncini…maschi! Io e le mie amiche ci eravamo cambiate, si, ma non indossavamo nulla di così…come dire: vistoso. La serata Disco è stata a dir poco eccezionale, noi ci siamo scatenate; ed è stato interessante vedere che c’ erano certi casi in cui uno spagnolo (Che solitamente si crede essere molto festaiolo ed irrequieto) stanco ancor prima dell’inizio della serata e fatto ballare di malavoglia; e l’italiano (Solitamente più calmo ed in disparte): l’anima della festa…strano, no?
Notte,
Sofia
Giorno 6 = “BATH”
Caro Diario,
Oggi, sabato 6, abbiamo fatto un’escursione alla grande e storica città di Bath; dove siamo giunti con un viaggio di 2h e 54min in pullman; caso ha voluto, però, che il pullman dove sarebbero saliti tutti i ragazzi della nostra scuola, fosse pieno, così da far sì che Io, Francesca, Caterina e Chiara viaggiassimo nel bus n. 5 assieme al gruppo dei casinisti ragazzi romani uno dei quali (Il mio vicino), aprendo la bottiglia d’acqua frizzante, mi ha lavata meritandosi tutta la mia occhiata minacciosa. Arrivati abbiamo camminato per un po’ fino al centro della città chiamato “The circle”; dove ho pranzato con il mio primo panino SENZA MAIONESE (Preparato dalla host family). Poi ci siamo spostati di fronte alla banca cittadina quale sarebbe stato il punto dove ci saremmo ritrovati un’ora e mezza dopo durante la quale ci siamo principalmente dedicate allo shopping per le vie. Mentre eravamo quasi totalmente immerse nel mondo delle compere, un piccione ha “schittato” in testa ad una amica sporcando pure Francesca e Chiara… poverino, avrà avuto seri problemi gastrici!
Poi, tornati a casa; la sera, siamo rimasti con la famiglia e siamo state in compagnia di Healphy, il nipotino di Philip e Jane di cinque anni: adorabile, ma un po’ birichino!
Notte,
Sofia.
Giorno 7 = “SURF!”
Caro Diario:
Domenica 7 abbiamo trascorso l’intera mattinata nella spiaggia di Newquay alla quale siamo arrivati con 1h e 41min di bus quale partiva alle 6.45 del martino facendo sì che ci svegliassimo alle 5.00 am.…yeah!
Comunque, arrivati alla sede della società che ci avrebbe fatto svolgere l’attività (Dopo lunghi e caldi minuti di parcheggio del bus!); lo staff ci ha fatti indossare delle mute fradice e difficilissime da infilare, e delle maglie altrettanto bagnate; per distinguerci in gruppi (Divisione poi non rispettata!), poi siamo scesi in spiaggia dove abbiamo fatto ora di pratica su come salire sulla tavola (Cosa strana dal momento che i movimenti eseguiti sulla terraferma erano irripetibili o comunque molto difficili da replicare sull’acqua!) e poi…tutti al mare: che cadute! È stata decisamente una bella esperienza (Come tutti gli anni per questo), e ci siamo tutti divertiti moltissimo!
Poi, ci siamo cambiati e docciati; abbiamo pranzato sulla spiaggia con il packet lunch ed abbiamo visitato la città dove abbiamo trovato, in una gelateria, una commessa italiana!
Tornati abbiamo cenato a casa con la fantastica “English roast dinner” con patate, broccoli, tegoline (o fagiolini) e pollo arrosti: buona!
Notte,
Sofia.
Giorno 8 =“SCHOOL”
Caro Diario
Ieri lunedì 8 abbiamo ripreso la routine settimanale…o quasi!
Poiché essendosi invertiti gli orari ora facciamo le attività nel mattino e le lezioni nel pomeriggio e sono arrivati nuovi studenti, stavolta provenienti dal Repubblica Ceca e dall’Austria.
Oggi, come attività, abbiamo avuto “Raft building” dove, oltre ad essere stati mal informati dal momento che ci hanno inizialmente avvertiti che per l’attività sarebbero state necessarie delle scarpe ed i vestiti (Cose rivelatesi false poiché avremmo lavorato sulla spiaggia -luogo che, almeno a me sembra essere assolutamente innocuo ed in cui mi pare sia permesso rimanere in costume.-), l’attività in generale, comunque, è stata divertente; e alla fine: felici, lerci e fradici, abbiamo sistemato tutto il materiale e smontato le zattere riponendo accuratamente ogni oggetto in un gruppo separato da quello degli altri. Bell’attività, devo dire però, che l’Acquapark direttamente dietro la sede dell’attività ci ha decisamente lusingato!
Nel pomeriggio la mia classe (Io, Lara, Andrea, Dario, Gaia, Chiara, Abril, Lucia, Daniel e Jan.) ha conosciuto il nostro nuovo insegnante: Carl Tulip, possedente una perfetta pronuncia italiana ed, evidentemente, comprendente la nostra lingua…chi mai sarà realmente? Stasera farò una ricerca .
È di media statura, capelli castani corti e ciuffo, occhi azzurri, senza lentiggini, non ci guarda mai negli occhi finché spiega, ma a contrario mentre noi alunni svolgiamo gli esercizi possiamo percepire il suo fiato sul collo! Ha diversi tik come quello di dire “Papapapapa!” anziché “heeeeeeem” finché riflette; o, più evidente e fastidioso, quello di concludere tutte le frasi con l’espressione “ha han!”: strano.
Ora vado, la cena di stasera si chiama “Shepped pie”; Phillip dice che è tipica inglese a base di carne, purè e pomodori: sono alquanto curiosa!
Ciao a domani,
Sofia.
Giorno 9 =“HISTORICAL EXCURSION!”
Caro Diario:
Oggi martedì 9 siamo stati alle preistoriche “Kents caverns”, inizialmente fondale marino formatesi poi dalla stratificazione di conchiglie e sabbia che a mano a mano è emersa dalla superficie del mare. Così facendo, però, l’acqua ha cominciato a formare delle crepe che le permisero di penetrare nella roccia ed eroderla a sua volta formando queste gallerie successivamente visitate dai romani (Come certifica il ritrovamento di monete d’epoca), e divenente la prima area archeologica della storia! Furono visitate le profondità a suon di esplosioni anche nel ‘900; sempre a scopo archeologico.
Il pomeriggio abbiamo avuto lezione…probabilmente la più, come dire, particolare tra tutte; dove: un alunno si è sentito male, i catalani parlavano la loro lingua tra di loro e, osservando le espressioni degli alunni restanti… beh, diciamo che si riusciva a percepire una più che live disattenzione da parte dell’intera classe!
Infine, serata pub dove ho provato il menù A nonché piatto tipico inglese, mentre la maggior parte dei ragazzi ha ordinato il menù C o D che erano semplici hamburger o le poche eccezioni di quelli che prendevano il B che era il menù tipico con aggiunta di tonno, maionese e patatine.
Il mio piatto prevedeva: una grande patata riempita e cosparsa di mozzarella accompagnata da un contorno di insalata mista non condita: asprissima! Non male.
A casa ci stiamo rilassando, e credo prenderemo sonno osservando la foto di una teglia di pasticcio.
Notte,
Sofia.
Giorno 10 = “HAPPY BIRTHDAY, LET’S PLAY GOLF!”
Caro Diario:
Oggi mercoledì 10 (Nonché compleanno della nostra prof. Trisotto al cui arrivo abbiamo cantato “Happy birthday”) abbiamo fatto, forse, l’attività più eccitante dopo surf di tutta la vacanza ovvero: Mini golf, nel campo fronte spiaggia di Paington. Eravamo divisi in gruppi di quattro e io, Francesca, Chiara e Lara ci siamo divertite un casino! Io ho vinto la partita, grazie a un po’ di pratica effettuata a casa; ma devo dire che è stato sorprendente vedere la Fra fare un “Hole in one”, e Chiara centrare il buco posto verticalmente nella buca finale!
Lezione pomeridiana con tema “The jobs” …normale. Cena italiana: penne con le polpette (Fondo di sugo di pomodoro e sfilacci di cipolle e aglio bruciacchiati, mucchietto centrale di pennette in bianco attorniate da cinque gustose e calde polpette di maiale: buono! …se mischiato.
E poi serata “talent show”, con imprevisto colpo di freddo e aggiunta di vento doppio: ma, signore e signori, se pensate questo sia troppo poco per le vostre aspettative, lasciate che vi esponga quale fu l’unico e non condiviso divertimento della suddetta “serata dei talenti”: i leader, come non bastasse la temperatura a non farci partecipare alle lezioni del giorno seguente, sono giunti attrezzati di gavettoni e pistole d’acqua fredda con cui hanno lavato i più lenti a scappare ed i meno furbi nel nascondersi.
Yeeeeeea! Che bello!
Serata dimenticabile . Siamo stanchissime e asciutte (Fortunatamente) e credo ora dormiremo come tassi.
Notte,
Sofia.
Giorno 11=“TEA AND BISCUITS!”
Caro Diario,
Oggi giovedì 11 siamo andati in tour in un posto chiamato “Dartmore” dove è tipico assaggiare il tè inglese con il latte accompagnato da dolci ed irresistibili biscotti chiamati “Scones” sui quali (Dopo averli tagliati a metà orizzontalmente); va spalmato un tipo di burro leggero e particolarmente morbido e sopra della marmellata di fragole… la mia golosità non ha, logicamente, resistito ad una tale provocazione e così ho ingerito una quantità di burro che mi basterà per un buon anno…e per farmi spuntare l’acne!
Oggi lezione riguardo i crimini dove, divisi in gruppo, dovevamo inscenare una scena del crimine (Quale sarebbe stato scelto dalla squadra dalla lista di crimini fatta in classe.) in un video e poi mostrarlo alla classe. Bella proposta; peccato che gli spagnoli non hanno voluto collaborare, come al solito, cosicché il nostro video venisse stato girato due minuti prima del rientro in classe… potete immaginare la qualità della storia che ne abbiamo tratto.
Stasera serata liberaaaaaaaaaaaa! Credo dovremo scegliere tra i film che ieri Jane ci aveva proposto, ovvero: “Ritorno al futuro”, o “Titanic”, o “E.T.”.
Stasera sento parecchio la mancanza della mia famiglia: non vedo l’ora di chiamarli (Per la seconda volta oggi!)
Ok, a domani;
Sofia.
Giorno 12 =“G, H, I, J.K. … ROWLING!”
Caro Diario,
Oggi, caro il mio diario, siamo stati: alla città di Harry Potter, la sede ufficiale del ministero della magia, la casa patria della dea della magia Harrypotteriana… in poche parole, siamo stati ad Exeter, città natale della famosa scrittrice J.K. Rowling dalle cui vie è stata ispirata per la composizione della popolarissima saga del mago ed i suoi amici che grazie alla loro amicizia, l’amicizia con altri maghi potenti e la loro conoscenza in materia; sconfiggono le forze oscure. Questa città è: decisamente il paradiso per chi, come me, Vittoria e Caterina, è un autentico fan di Harry Potter; ed un’opportunità, per gli altri, di vedere una magnifica cattedrale in stile gotico, una bellissima Università e molti shopping center!
Abbiamo, inoltre, ricevuto i nostri certificati d’inglese conferitici dalla scuola e; a quanto pare, tutti sono soddisfatti dei propri risultati! Stasera, seconda ed ultima Disco night: sono emozionatissima!
Ci sentiamo domani!
Sofia.
Giorno 13 =“PARTENZA!”
Caro Diario,
È così giunto il giorno tanto atteso o (Per altri) indesiderato; dove noi, prodi avventurieri, dovremmo salutare: quelle che sono state le nostre famiglie in questi giorni, che si sono prese cura di noi, ci hanno voluto bene, ci hanno fatto sentire a casa; Paington, la magnifica città dove abbiamo vissuto le mille esperienze; l’Inghilterra stessa.
Ma come ogni cosa, ha un inizio ed una fine: ed entrambi vanno apprezzati allo stesso modo; dopotutto, ogni viaggio lo si vive tre volte: quando lo si sogna, quando lo si vive e quando lo si ricorda…
Sofia.
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